Pitigliano

Pitigliano è un meraviglioso e pittoresco borgo arroccato su un cucuzzolo delle splendide colline maremmane, le cui case, singolari per come sono state erette, sembrano fondersi con lo sperone di tufo sulle quali sono costruite.

Il paese che conta poco più di 4000 abitanti è chiamato anche la "Piccola Gerusalemme" per l’esistenza di una discreta comunità ebraica con la loro sinagoga.
Pitigliano è sicuramente un paese di interesse storico, non solo per la Toscana, ma per l’Italia in generale importante e pieno di fascino.

Viene fondata dai Romani su antichi insediamenti di epoca etrusca, durante il periodo medievale poi la famiglia Aldobrandeschi ne assume il controllo; successivamente alla fine del duecento circa, il piccolo borgo passa sotto il dominio della famiglia Orsini, diventando la capitale della contea fino al seicento, quando la famiglia dei Medici lo aggrega al proprio Granducato.

L'area archeologica di Pitigliano

pitigliano_etruscaLa necropoli di Poggio Buco si trova a circa 8 chilometri da Pitigliano in direzione di Manciano. La sua posizione la rendeva inespugnabile, da tre lati naturalmente difesa dalla rupe tufacea, il restante lato accessibile era protetto da un fossato. E' composta da una notevole varietà di tombe.

Le più antiche (VII-VI sec. a.C.) sono quelle a fossa (vano rettangolare scavato nel tufo e ricoperto da lastroni). Le più recenti (V-IV sec. a.C.) sono quelle a camera con soffitto a cassettoni oppure a capanna con le travature simulate.

Se volessimo cercare in una parola un simbolo che rappresentasse il territorio di Sorano e Pitigliano la troveremo nel tufo, elemento che da sempre ha caratterizzato la zona.

Al tufo e legata la storia di questa parte della Maremma: nel tufo hanno scavato le loro abitazioni le popolazioni preistoriche (abitazioni ipogee), gli etruschi vi collocarono le loro necropoli e le vie di comunicazione (vie cave), i coloni romani sfruttarono le particolarità di questa roccia facilmente lavorabile collocandovi i colombari, le pestarole, gli ziri, le fornaci ecc. Fin dai tempi remoti i primi insediamenti approfittarono della naturale conformazione del territorio; la lenta ma inesorabile erosione dei corsi d'acqua aveva disciolto il tufo e creato un ambiente aspro ed inospitale che garantiva con pochi accorgimenti (fortificazioni) la totale inattaccabilità di questi villaggi. Gia nel nucleo originario dei borghi più importanti i primi abitanti avevano intuito le qualità di queste rocce vulcaniche. Laddove poi l'edificio richiedesse ampliamenti potevano comodamente scegliere se accrescerlo in altezza oppure scavare le fondamenta ottenendo cosi nuovi ambienti adatti ad ospitare cantine, ripostigli, ma anche perfetti vani ad uso abitativo che mantenevano costante la temperatura durante tutto il corso dell'anno. Le zone circostanti poi risultavano molto fertili ed adatte alle colture dei vitigni ed uliveti, infatti le ceneri vulcaniche riescono adattabilissime alla vegetazione dopo essere state disgregate e convertite in una terra fertile dagli agenti atmosferici.

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